Lettere dalla Sicilia, un architetto belga a Palermo, 1919-1921

Sicilia, settembre 1919. Un giovane architetto di Bruxelles, Lucien François, sbarca nel porto di Palermo. Ha appena firmato un contratto con la società belga che, oltre a gestire le linee tranviarie che da Palermo portano a Mondello, sta anche edificando l’omonima stazione balneare. Per due anni Lucien e sua moglie Lia, pittrice, tengono una fitta corrispondenza con le rispettive famiglie in Belgio. Descrivono quello che vedono in Sicilia, confrontano il costo della vita, assaggiano la gastronomia locale, commentano gli scioperi e l’avvento del fascismo, si infiammano contro il lavoro infantile nelle miniere di zolfo, raccontano le loro escursioni sull’isola, la progressione dei cantieri, gli incontri professionali o le amicizie, ma anche la nostalgia, i problemi di salute, il timore di essere dimenticati in Belgio, le speranze segrete… Autodidatta appassionato, proveniente da una famiglia modesta, Lucien François non sa ancora che la sua esperienza siciliana gli aprirà le porte di una grande carriera, al suo ritorno in patria. Sulla base di una corrispondenza inedita, di documenti rari e di fotografie scattate dall’architetto stesso, Alice Verlaine Corbion ricostituisce qui l’epoca movimentata del primo Dopoguerra, immergendoci nell’intimità di una giovane coppia di artisti colti e sensibili alla scoperta di un altro paese.

Fiche

Année
2018
Co-auteur.trice(s)
Chiara Nannicini Streitberger